PENSIONE POSSIBILE A 65 ANNI: MEDICI A RISCHIO ESODO
La sentenza n. 11008 del 9 giugno 2020 ha fatto chiarezza sull’intreccio delle norme sul pensionamento dei dipendenti pubblici, dando la facoltà all’ente pubblico si risolvere il contratto di lavoro una volta che i dipendenti avessero raggiunto i 65 anni d’età, a prescindere dall’anzianità di servizio, in difetto della domanda di trattenimento in servizio fino al compimento dell’età ordinamentale di vecchiaia prevista per il collocamento a riposo (attualmente 67 anni).
Per quanto sopra, in mancanza di un intervento legislativo che faccia chiarezza sul punto, tutti i dipendenti pubblici che, pur non in possesso dei requisiti di anzianità contributiva, non avessero presentato domanda nei termini previsti al proprio ente, raggiunti i 65 anni di età POTREBBERO essere collocati in pensione d’ufficio, con obbligo di attendere i 67 anni di età per ricevere la pensione, in assenza del raggiungimento dell’anzianità di servizio.