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Scuola di specializzazione

Fermo restando quanto concerne il tema della formazione specialistica nella Medicina Generale, si segnalano le modalità attraverso le quali il medico può accedere alle scuole di specializzazione, quale elemento principale della formazione post lauream. La normativa è disciplinata dal D.lgs. n. 368/1999 e s.m.i.. Si tratta della normativa italiana che recepisce la direttiva 93/16/Cee che ha disciplinato le condizioni generali e specifiche della formazione, ai fini del reciproco riconoscimento dei titoli e della libera circolazione dei medici nella Unione Europea.

La legge n. 128/2013 (“Misure urgenti in materia di Istruzione, Università e Ricerca”), ha modificato profondamente le procedure per il concorso di ammissione alle Scuole di Specializzazione di Area Medica. Fino al 2013 era prevista una commissione d’esame per ogni Ateneo, a partire dal 2014 il concorso ha un’unica commissione nazionale. La prova d’esame consiste in una prova scritta che prevede la soluzione di 110 quesiti a risposta multipla, ciascuno dei quali con quattro possibili risposte. La prova d’esame è divisa nelle seguenti parti:

PRIMA PARTE
Comune a tutte le tipologie di Scuola 70 quesiti
SECONDA PARTE
Specifica di Area 30 quesiti
Specifica per tipologia di scuola 10 quesiti

Ai fini della preparazione alle prove e in relazione ai temi di studio si specifica quanto segue:

A) Prima parte della prova – parte generale (70 punti con 70 quesiti con 4 opzioni di risposta di cui 1 sola corretta).
I 70 quesiti saranno riferiti ad argomenti caratterizzanti il corso di laurea in Medicina e Chirurgia ed inerenti la formazione clinica del percorso di studi.

B) Seconda parte della prova

  • Parte di AREA (30 punti con 30 quesiti con 4 opzioni di risposta di cui 1 sola corretta).
    Tali quesiti sono definiti prevalentemente in relazione a scenari predefiniti a livello di Area, in modo tale che ad ogni scenario corrispondano da un minimo di 1 ad un massimo di 5 quesiti, con particolare riferimento alla valutazione di dati clinici, diagnostici, analitici nonché di dati epidemiologici. Tale valutazione è riferita, in particolare, alle materie riconducibili ai seguenti settori scientifici disciplinari fondamentali dell’Area di riferimento: – Area Medica: MED/08 – Anatomia Patologica; MED/09 – Medicina Interna; MED/18 – Chirurgia Generale; BIO/14 – Farmacologia. – Area Chirurgica: MED/08 – Anatomia Patologica; MED/09 – Medicina Interna; MED/18 – Chirurgia Generale; BIO/16 – Anatomia Umana. – Area Servizi: MED/04 – Patologia Generale; MED/08 – Anatomia Patologica; MED/09 – Medicina Interna; MED/18 – Chirurgia Generale.
  • Parte SPECIFICA PER TIPOLOGIA di Scuola (10 punti con 10 quesiti con 4 opzioni di risposta di cui 1 sola corretta).
    Tali quesiti sono predisposti prevalentemente in relazione a scenari predefiniti a livello di singola tipologia di scuola, in modo che ad ogni scenario corrispondano da un minimo di 1 ad un massimo di 5 quesiti, con particolare riferimento alla valutazione di dati clinici, diagnostici e analitici, nonché di dati epidemiologici. Tale valutazione è riferita, in particolare, alle materie riconducibili al settore scientifico disciplinare caratterizzante di ciascuna tipologia di Scuola.

Come viene calcolato il punteggio relativo al mio curriculum accademico?
Il punteggio complessivo attribuito a ciascun candidato in graduatoria (massimo 135 punti) è stabilito in relazione alla somma del punteggio attribuito ai titoli (massimo 15 punti) ed al punteggio conseguito nella prova (massimo 120 punti). Il Punteggio relativo ai titoli si compone di:

  1. Voto di laurea
    Punteggio massimo 2 punti: Voto di Laurea/Punti
    110 e lode – 2 punti
    110 – 1,5 punti
    da 108 a 109 – 1 punto
    da 105 a 107 – 0,5 punti
  2. Curriculum
    Punteggio massimo 13 punti: Media dei voti degli esami sostenuti / Punti
    Media ponderata degli esami sostenuti (corrispondente per i laureati ante 509/99 alla media aritmetica)
    Punteggio massimo 5 punti: 
    Superiore o uguale a 29,5 punti – 5 punti
    Superiore o uguale a 29 punti – 4 punti
    Superiore o uguale a 28,5 punti – 3 punto
    Superiore o uguale a 28 punti – 2 punti
    Superiore o uguale a 27,5 punti – 1 punti
  3. Voto ottenuto negli esami fondamentali e caratterizzanti la singola Scuola
    Punteggio massimo 5 punti: Voto esame fondamentale / Punti
    Il punteggio è attribuito sulla base delle modalità indicate nell’Allegato 3 che costituisce parte integrante del presente decreto e secondo i seguenti criteri:
    30 o 30 e lode – 1 punti
    29 – 0,7 punti
    28 – 0,5 punti
    27 – 0,2 punti
  4. Altri titoli
    Massimo 3 punti:
    Tale Punteggio non può essere attribuito a coloro che alla data di presentazione della domanda sono già in possesso di un diploma di specializzazione, ovvero che siano già titolari di un contratto di specializzazione da almeno un anno. Il punteggio è attribuito sulla base dei seguenti criteri:
    – 1 punto per la tesi sperimentale in una disciplina afferente a uno dei settori scientifico-disciplinari di riferimento della tipologia di scuola debitamente documentato secondo quanto specificato all’art. 5, co. 5;
    – 2 punti per il titolo di dottore di ricerca in una disciplina afferente a uno dei set-tori scientifico-disciplinari di riferimento della tipologia di scuola debitamente documentato.

Come sono calcolati i punti assegnati dalla prova d’esame?
Qualora, all’atto dello svolgimento della prova specifica dell’Area e/o della tipologia, il candidato selezioni erroneamente un’Area e/o una tipologia di Scuola diversa da quelle preventivamente scelte all’atto dell’iscrizione e svolga, quindi, erroneamente la prova per tali Aree e/o per tali tipologie, il punteggio ottenuto dal candidato per tali specifiche prove non sarà considerato valido e non verrà conteggiato. Ai fini dell’attribuzione dei punteggi della prova d’esame si tiene conto dei seguenti criteri:

Come vengono elaborate le graduatorie per le ammissioni alle scuole di specializzazione?
Nell’ambito dei posti disponibili per l’ammissione alle scuole di specializzazione sono definite graduatorie nazionali per ciascuna tipologia di Scuola in cui sono ammessi anche i candidati comunitari e non comunitari, secondo l’ordine decrescente del punteggio conseguito dato dalla somma del punteggio dei titoli e della prova. In caso di parità di punteggio, prevale il candidato che ha ottenuto il maggior punteggio complessivo nella prova di esame, quindi il candidato che ha ottenuto il maggior punteggio nella seconda parte della prova di esame relativa ai dieci quesiti specifici di ciascuna tipologia di scuola e, in caso di ulteriore parità, il candidato con minore età anagrafica.
Il funzionamento e lo scorrimento delle graduatorie di ciascuna tipologia di Scuola ai fini dell’iscrizione avviene secondo le seguenti regole, fasi e limiti, tenuto conto delle specifiche situazioni derivanti dalla copertura dei posti mediante contratti aggiuntivi finanziati da Regioni e Province autonome. L’assegnazione dei candidati alle Scuole segue, in ragione della loro posizione in graduatoria, l’ordine delle preferenze scelte in via preventiva dagli stessi candidati al momento della domanda di iscrizione, tenuto conto che il candidato iscrivendosi al concorso è chiamato a scegliere preventivamente ponendole in ordine di preferenza le tipologie di Scuola sulle quali, in ragione della propria posizione in graduatoria, accetta anticipatamente di essere assegnato. All’interno delle tipologie preventivamente scelte egli è chiamato, altresì, ad indicare in via preventiva le sedi, ponendo anch’esse in ordine di preferenza.
Il candidato ha facoltà di indicare anche una sola delle tre tipologie di Scuola che gli è consentito selezionare ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del Regolamento n. 48/2015. Nell’indicare la tipologia o le tipologie di Scuola il candidato accetta anticipatamente di accedere, in ragione della propria posizione in graduatoria, alle tipologie di Scuola preventivamente scelte.

Posso scegliere la sede?
All’interno di ogni tipologia di Scuola preventivamente indicata il candidato ha facoltà di scegliere da una sede a tutte le sedi elencate. Nell’indicare la sede o le sedi il candidato accetta anticipatamente di essere assegnato, in ragione della propria posizione in graduatoria, ad ognuna delle possibili sedi preventivamente scelte, ciò al fine di realizzare l’interesse prioritario all’iscrizione alla tipologia di Scuola preventivamente scelta. Nel funzionamento della graduatoria e nell’individuazione delle relative assegnazioni si considera, dunque, in ragione della collocazione in graduatoria, la tipologia di Scuola indicata come prima scelta e all’interno di essa le sedi selezionate secondo l’ordine di preferenza preventivamente scelto. A seguire, e in ordine della preferenza espressa, si considera l’eventuale successiva tipologia di Scuola preventivamente scelta e all’interno di essa la sede o le sedi indicate, secondo l’ordine di preferenza preventivamente scelto.

Quali sono le modalità di svolgimento della formazione specialistica?
Quali attività retribuite posso svolgere mentre sono in Specialità?
La formazione specialistica si svolge a tempo pieno e al momento dell’iscrizione alle scuole universitarie di specializzazione il medico sottoscrive un contratto annuale di formazione specialistica. Le uniche attività consentite sono quelle previste dalla Legge n. 448/2001 (finanziaria 2002) che, all’articolo 19, comma 11, stabilisce che: “I laureati in Medicina e Chirurgia abilitati, anche durante la loro iscrizione ai corsi di specializzazione o ai corsi di formazione specifica in medicina generale, possono sostituire a tempo determinato medici di medicina generale convenzionati con il SSN ed essere iscritti negli elenchi della guardia medica notturna e festiva e della guardia medica turistica, ma occupati solo in caso di carente disponibilità di medici già iscritti negli elenchi della guardia medica notturna e festiva e della guardia medica turistica”. È inibito al medico in formazione l’esercizio di attività libero-professionali ed ogni rapporto convenzionale, precario o di consulenza con il S.S.N. o enti e istituzioni pubbliche o private, anche di carattere saltuario o temporaneo. (v. art. 11, co. 1 del D. M. Salute 7 Marzo 2006).

A quanto ammonta la mia borsa da specializzando?
Il trattamento economico è corrisposto mensilmente dalle Università presso cui operano le scuole di specializzazione (v. art. 39, D.lgs. n. 368/1999) ed “è costituito da una parte fissa, uguale per tutte le specializzazioni e per tutta la durata del corso, e da una parte variabile, ed è determinato annualmente con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di concerto con il Ministro della Salute e con il Ministro dell’Economia e delle finanze, avuto riguardo preferibilmente al percorso formativo degli ultimi tre anni. In fase di prima applicazione, la parte variabile non potrà eccedere il 15 per cento di quella fissa” (v. art. 1, c. 300, L. 266/2005). Attualmente la quota fissa del trattamento economico, eguale per tutte le specializzazioni, è fissata a 22.700,00 euro lordi per ciascun anno e la parte variabile è fissata a 2.300,00 euro per i primi due anni di specializzazione e 3.300,00 euro dal terzo anno in poi. Tolte le trattenute INPS, lo stipendio netto è pari a circa 1.660,00 euro per i primi due anni e a circa 1.750,00 euro per gli anni successivi. Non è prevista la tredicesima. Sino al 2017 sono previsti ulteriori aumenti dell’aliquota INPS (Gestione separata).

La borsa è soggetta a IRPEF?
Gli emolumenti derivanti dal contratto, sono esenti dall’IRPEF (v. art. 41, co. 1, D.lgs. n. 368/99), in quanto assimilati ad una borsa di studio, e come tali non soggetti a tassazione per l’imposta sui redditi. È esente IRAP.

Se svolgo qualche attività non inclusa tra quelle compatibili ed emetto regolare fattura?
Il medico specializzando risulterà in regola dal punto di vista fiscale, ma sarà passibile di procedimento amministrativo da parte del suo Ateneo, con possibile risoluzione anticipata del contratto.

Posso svolgere periodi di frequenza all’interno di altre strutture o all’estero?
Il medico in formazione specialistica svolge tale formazione presso strutture universitarie e ospedaliere inserite all’interno della rete formativa dal Consiglio della Scuola di Specializzazione e dall’Osservatorio Nazionale della formazione specialistica (v. art. 38, co. 2 ed art. 43, co. 1, D.lgs. 368/1999). Nell’ambito dei rapporti di collaborazione didattico scientifica integrata tra Università italiane ed Università di Paesi stranieri, la formazione specialistica può svolgersi anche in strutture sanitarie dei predetti Paesi, in conformità al programma formativo personale del medico e su indicazione del Consiglio della Scuola (v. art. 40, co. 6, D.lgs. 368/1999). I periodi di formazione specialistica che i medici possono svolgere anche in strutture sanitarie di Paesi stranieri, nell’ambiti dei rapporti di collaborazione didattico scientifica, non possano essere superiori a diciotto mesi (v. art. 40 co. 6, D.lgs. 368/1999 e Conferenza Stato Regioni del 18 Aprile 2007).

Gli specializzandi possono partecipare ai concorsi pubblici per dirigente medico?
Si, possono partecipare gli specializzandi iscritti dal 3°anno incluso dei corsi di specializzazione, indipendentemente dalla durata della specializzazione. Tale possibilità di
partecipare ai concorsi è prevista fino al 31 Dicembre 2022.

Gli specializzandi possono partecipare solo ai concorsi pubblici della propria specializzazione?
No, possono partecipare anche ai concorsi pubblici delle specializzazioni equipollenti ed affini a quella da loro frequentata (per dettagli).

Per quanto tempo si può essere assunti a tempo determinato?
Per un massimo di 18 mesi se l’azienda sanitaria non è compresa tra la rete formativa della propria scuola, altrimenti fino a 36 mesi e fino al conseguimento del titolo di specialità con
l’automatica assunzione a tempo indeterminato.

Qual è la procedura per essere assunto a tempo determinato in una struttura facente parte di una rete formativa non della scuola di specializzazione in cui lo specializzando è iscritto?
In tal caso dovrà essere redatto, a cura del consiglio della scuola stessa, entro 15 giorni dalla richiesta dell’azienda interessata, un progetto formativo individuale, da allegare al contratto di lavoro a tempo determinato, quale parte integrante del contratto stesso, attestante anche il grado di autonomia raggiunto dallo specializzando ai fini dello svolgimento dell’attività lavorativa.

Come “si svolge” la formazione –lavoro del medico specializzando assunto a tempo determinato?
Gli specializzandi assunti dalle aziende sanitarie, in virtù della normativa in oggetto e secondo i criteri previsti dal presente accordo, svolgono attività assistenziali coerenti con il livello di competenze e di autonomia raggiunto e correlato all’ordinamento didattico di corso, alle attività professionalizzanti nonché al programma formativo seguito e all’anno di corso di studi superato. Le aziende sanitarie presso le quali gli specializzandi sono assunti ne garantiscono il tutoraggio, svolto rispettivamente dai dirigenti medici, medici veterinari e sanitari della struttura nominati dalla scuola, nelle forme indicate dall’Università d’intesa con la direzione sanitaria e con i dirigenti responsabili delle strutture stesse.

Lo specializzando dovrà “recuperare” i mesi in cui è assunto a tempo determinato?
No, la scuola di specializzazione riconosce le attività formative pratiche svolte.

Sono risultato idoneo e sono stato chiamato a svolgere il lavoro a tempo determinato a tempo parziale, quante ore settimanali dovrò svolgere da dirigente medico?
Lo specializzando svolge, nell’azienda sanitaria presso la quale è stato assunto, 32 ore settimanali dedicate all’attività lavorativa e all’attività formativa pratica. Per quanto attiene alla residua attività formativa teorica le relative ore sono concentrate dall’Università in un unico periodo da svolgersi mensilmente o comunque periodicamente al fine di garantire continuità nell’erogazione delle prestazioni assistenziali da parte dello specializzando assunto, nonché una razionale organizzazione di ambedue le attività a cui è tenuto.

Gli specializzandi, in sede concorsuale, hanno un trattamento diverso dagli specialisti?
No, l’iter è lo stesso: devono sostenere 3 prove propedeutiche l’un l’altra: una prova scritta, una prova pratica ed una prova orale.

Cosa succede qualora lo specializzando risultasse idoneo?
Conseguire l’idoneità significa aver superato tutte le 3 prove. Si viene collocati in graduatoria separata rispetto agli specialisti.

Cosa succede se lo specializzando conseguisse un punteggio maggiore di uno specialista?
Lo specializzando sarebbe comunque in graduatoria separata e tale graduatoria può essere utilizzata solo al completamento della graduatoria degli specialisti. La graduatoria degli
specializzandi viene immediatamente utilizzata qualora non vi fossero specialisti idonei.

Mi sono iscritto a un concorso di una branca equipollente o affine alla mia, sono risultato tra gli ammessi, cosa comporta per me?
Sarai un concorrente come gli altri, ci sarà probabilmente un punteggio minore nella valutazione dei titoli.

A quanti concorsi posso iscrivermi?
Puoi iscriverti a tutti i concorsi che ritieni opportuno sostenere.

Mi sono iscritto a un concorso, sono tra gli ammessi, ho ricevuto la lettera di convocazione ma ho deciso di non presentarmi, cosa devo fare?
Basta non presentarsi e risulterai assente. Se cambiassi idea, per sostenere la prova concorsuale occorre portare un documento di riconoscimento in corso di validità.

Sono risultato idoneo e sono stato inserito nella graduatoria degli specializzandi, quando mi specializzo verrò automaticamente trasferito nella graduatoria degli
specialisti?
No, si rimane sempre in quella degli specializzandi. Tale graduatoria sarà utilizzabile fino al 31 dicembre 2022.

Cosa succede se lo specializzando risultasse il primo professionista idoneo ad essere potuto chiamare?
La legge dice che le aziende possono procedere all’assunzione con contratto di lavoro di tipo subordinato a tempo determinato con orario a tempo parziale.

Sono risultato idoneo e sono stato chiamato a svolgere il lavoro a tempo determinato a tempo parziale, devo sostenere un altro concorso per diventare dirigente
medico a tempo indeterminato?

No, il contratto diventa automaticamente a tempo indeterminato nel momento in cui si consegue la specializzazione.

Sono risultato idoneo e sono stato chiamato a svolgere il lavoro a tempo determinato a tempo parziale dall’azienda che ha bandito il concorso, ma ho deciso di
non accettare, che succede?
Decadi dalla graduatoria e non potrai più essere chiamato in quel concorso.

Sono risultato idoneo e sono stato chiamato a svolgere il lavoro a tempo determinato a tempo parziale da un’azienda sanitaria che ha deciso di attingere a
quella graduatoria, ma ho deciso di non accettare, che succede?
Dopo il tuo rifiuto, rimani comunque in graduatoria, che risulta valida fino al 31 dicembre 2022 in cui tutte le aziende sanitarie di quella regione possono attingere e tu sei libero di
non accettare e rimanere in graduatoria.

Sono risultato idoneo e sono stato chiamato a svolgere il lavoro a tempo determinato a tempo parziale, quanto sarà indicativamente il compenso mensile?
Il compenso mensile ammonterà circa a €2.200 netti al mese, lo stipendio della borsa di specializzazione viene sospeso. Il trattamento economico dello specializzando è
proporzionato alle prestazioni assistenziali rese, assicurando le seguenti rispettive voci retributive previste dal CCNL della dirigenza medica e sanitaria del SSN:
– stipendio tabellare;
– indennità di specificità medica;
– indennità di esclusività;
– indennità legate alle particolari condizioni di lavoro, ove spettanti;
– retribuzione di risultato, ove spettante;
– retribuzione di posizione in relazione all’eventuale incarico conferito.

Sono risultato idoneo e sono stato chiamato a svolgere il lavoro a tempo determinato a tempo parziale, ho accettato, posso sostenere altri concorsi?
Assolutamente si.

Sono risultato idoneo e sono stato chiamato a svolgere il lavoro a tempo determinato a tempo parziale ma ho compreso che non fa per me, posso dimettermi?
Si, puoi dimetterti e tornare a fare lo specializzando come prima, e qualora lo volessi puoi sostenere altri concorsi a tempo indeterminato.

Sono risultato idoneo e sono stato chiamato a svolgere il lavoro a tempo determinato a tempo parziale, come sarà la mia posizione previdenziale?
Sarà equiparata a quella di un dirigente medico.

Sono risultato idoneo e sono stato chiamato a svolgere il lavoro a tempo determinato a tempo parziale, come sarà la mia posizione assicurativa?
Sarà equiparata a quella di un dirigente medico, ovvero l’azienda ti coprirà per la RC (Responsabilità Civile).

Sono risultato idoneo e sono stato chiamato a svolgere il lavoro a tempo determinato a tempo parziale, ho accettato, mi sono specializzato e il contratto è diventato automaticamente a tempo indeterminato, che succede ora?
Sei un dirigente medico a tutti gli effetti, assunto a tempo indeterminato e inizierai il tuo periodo di prova di 6 mesi come se avessi vinto un concorso da specialista.

In quali aziende posso essere assunto a tempo determinato?
In tutte le aziende sanitarie, anche extraregionali, purché siano rete formativa di una scuola di specializzazione della specialità frequentata. Per visionare la lista delle reti
formative aggiornate al 2021 https://als-fattore2a.org/news/reti-formative-ufficiali-dellescuole-di-specializzazione-2021/

 

SEDE ANAAO REGIONE EMILIA ROMAGNA

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Telefono:
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